Roberta Formento, perché Calendario civile? Quale proposta culturale Sanoma intende portare nella scuola con questa iniziativa? A chi si rivolge?

L’idea del Calendario civile nasce nell’ambito di una più ampia convinzione della nostra Casa editrice, che intende la scuola, la ricerca e l’editoria scolastica unite da un legame di reciprocità virtuosa. Se infatti la ricerca metodologica e disciplinare può fornire alla pratica scolastica nuovi strumenti e contenuti, la scuola può a sua volta stimolare la ricerca e orientarla verso nuove direzioni di indagine. In questo caso il “la” ci è stato dato da alcune scuole italiane nelle quali da anni si sperimentano attività didattiche connesse sia a ricorrenze civili del nostro calendario sia ad alcune delle giornate mondiali approvate dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di contribuire alla formazione di una coscienza civile nelle cittadine e nei cittadini di domani. Da qui il progetto di invitare i nostri autori e le nostre autrici a indirizzare il loro interesse verso grandi temi dell’Educazione civica e della cittadinanza, per costruire lezioni dedicate a tutte le discipline e a tutti i livelli di istruzione dalla Scuola primaria alla Scuola secondaria di secondo grado.

Che tipo di materiali propone Calendario civile in ambito umanistico? Quale uso didattico può suggerire ai docenti?

La struttura delle lezioni è la stessa per tutti gli ambiti disciplinari e si compone di contenuti per la classe e materiali per i docenti, con suggerimenti per la costruzione delle attività didattiche e per la verifica. Per la storia, ad esempio, il progetto del Calendario civile è stato una preziosa occasione per consolidare, ma anche per riproporre alcune tematiche di cittadinanza secondo nuovi paradigmi, frutto della ricerca disciplinare in atto. Seguendo le correnti del rinnovamento storiografico e le sue nuove tendenze, per la Giornata della Terra, per la Giornata mondiale dell’acqua e per quella del risparmio energetico sono nate lezioni sulla coscienza ambientale e sullo sviluppo sostenibile, così come per la Giornata internazionale della donna e per quella dedicata all'eliminazione della violenza contro le donne abbiamo costruito percorsi sulla parità di genere attraverso le varie epoche della storia umana.
In ambito filosofico, a partire dalle sfide globali che riguardano l’essere umano, i nostri autori hanno realizzato lezioni su temi come il consumo e la produzione responsabile, il valore della libertà di pensiero e di espressione, le pari opportunità, il valore dell'uguaglianza e della differenza.
In ambito letterario, le narrazioni di Beppe Fenoglio e di Italo Calvino sul vissuto dei partigiani offrono l’opportunità di esplorare la letteratura anche come divulgazione storiografica in occasione dell’Anniversario della Liberazione d’Italia.
Questi sono alcuni esempi tra le centinaia di lezioni che riguardano anche le scienze umane, le letterature classiche, il diritto…
Le lezioni possono essere usate dai docenti in diversi modi a seconda del tempo a disposizione, del livello degli studenti e dell’obiettivo formativo. Possono essere svolte sia in forma tradizionale ex cathedra sia in forma di attività cooperative anche secondo metodologie quali la classe capovolta, il dibattito critico, il problem solving ecc. Molte lezioni, oltre ai contenuti disciplinari, propongono risorse audiovisive facilmente accessibili tramite QR code.

Barbara Bacchelli, quale può essere la spendibilità didattica del Calendario civile nella Scuola primaria?

Sono molteplici le occasioni nelle quali i docenti di Scuola primaria contribuiscono a trasmettere il valore di giornate fondamentali per la nostra memoria collettiva, l’importanza delle giornate internazionali riconosciute dall’Unesco sui grandi temi dell’inclusione, sui temi civici, o l’importanza delle giornate dedicate alla sostenibilità ambientale e sociale.
E numerose sono le riflessioni che maestri e maestre attivano nelle loro classi di anno in anno, anche attraverso progetti originali e creativi, che stimolano i bambini a comprendere profondamente il senso di una ricorrenza vissuta assieme. Per questa ragione gli insegnanti di Scuola primaria sono alla costante ricerca di materiali stimolanti e ricchi di spunti didattici e pedagogici che possano essere materia di lavoro in classe sulle ricorrenze principali e sull’Educazione civica e che possano, contemporaneamente, contribuire alla crescita dei bambini anche dal punto di vista delle loro competenze personali, emotive e relazionali. Proprio per affiancare questa consuetudine di lavoro nella Scuola primaria, con le numerose lezioni e proposte didattiche del nostro Calendario civile crediamo di aver costruito un percorso indubbiamente ricco di materiali e strumenti di lavoro di qualità da proporre in classe durante tutto l’anno scolastico: dal Giorno della Memoria alla Giornata contro il bullismo, alla Festa della Liberazione, alla Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità.

Il Calendario è anche una proposta interculturale. In che modo l'insegnamento delle lingue può concorrere alla formazione di una coscienza civile su temi sensibili della nostra storia?

Partirei dal presupposto che crediamo fermamente che la conoscenza delle lingue, possibilmente di più lingue, antiche e moderne, possa contribuire allo sviluppo di un approccio interculturale e democratico nelle giovani generazioni. Il Calendario civile è un’occasione per mettere in luce come sia possibile, anche con strumenti di lavoro concepiti per l’apprendimento delle lingue fin dai primi passi, costruire proposte didattiche dal forte valore educativo. Per tutte le ricorrenze del calendario offriamo lezioni, e le note per il loro utilizzo in classe, adatte per le diverse lingue e ai diversi livelli linguistici; in molti casi abbiamo dovuto fare una selezione, perché le proposte sulle varie lingue e segmenti erano davvero tante. In particolare, vorrei sottolineare le numerose lezioni che consentono di lavorare sugli assi portanti dell’Educazione civica in lingua (da temi di legalità, ai temi ambientali, ai temi dedicati alla cittadinanza digitale) e di affrontare in un’ottica multidisciplinare anche le tematiche della sostenibilità e gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030.
Questa iniziativa trasversale di casa editrice si collega a un’iniziativa più specifica di quest’anno per le lingue moderne, il Progetto 5 Stagioni: cinque grandi temi affrontati con webinar e momenti di formazione per docenti e studenti in francese, spagnolo e tedesco, da novembre a maggio; un progetto che in due occasioni propone approfondimenti di Educazione civica (appuntamenti di gennaio), cittadinanza e intercultura (appuntamenti di febbraio).

Particolarmente interessante è il coinvolgimento della scienza in questo progetto. Valeria Cappa, si può parlare di una “scienza civile”? E qual è il suo compito? 

È fondamentale che il sapere scientifico si intrecci in maniera sempre più profonda e organica con il sapere umanistico, per offrire una formazione che consenta ai giovani di oggi di acquisire competenze durature e complete. La conoscenza e la consapevolezza sono i requisiti indispensabili per migliorare la vita degli esseri umani e lo stato del nostro pianeta.
I fatti della storia, i temi etici e filosofici e lo sviluppo della scienza in tutte le sue discipline sono strettamente interconnessi e insieme permettono una comprensione piena del passato e del presente. E soprattutto sono la base per guardare al futuro con maggiore fiducia.
Il Calendario civile è un progetto con una valenza educativa molto forte e dovrebbe a mio parere offrire l’opportunità alle scuole di organizzare giornate speciali di lavoro, in cui tutti i docenti siano coinvolti in una sorta di grande orchestra che suona la stessa partitura.

Quale specificità didattica propone il Calendario in ambito scientifico?

La sfida che ci siamo posti è stata quella di non focalizzarci soltanto sulle giornate “più scientifiche”, come ad esempio le Giornate della Terra, dell’energia, dell’ambiente, ma di sviluppare materiali di carattere scientifico per ogni giornata del Calendario, allo scopo di offrire nuovi punti di vista. Per fare un esempio, penso alla Giornata delle donne: perché non conoscere e approfondire anche figure femminili che in passato hanno contribuito al progresso scientifico pur nell’enorme difficoltà di affermarsi sia come donne sia come scienziate? È un tema di lotta per la conquista di diritti che oggi sembrano scontati, ma anche di lotta per affermare il ruolo femminile nella ricerca scientifica.
In definitiva una bella sfida culturale, che vede coinvolta l’intera casa editrice in un lavoro corale, importante e di alto livello culturale.